“Dio perdona e provvede. Questo è il segno dell’eucarestia, la manna che viene in aiuto del popolo nel deserto e gli dona la forza per dirigersi verso la terra promessa”. Con queste parole l’arcivescovo Riccardo Fontana si è rivolto ai numerosi fedeli accorsi in Cattedrale ad Arezzo per la celebrazione della Santa Messa in occasione della festa del Corpus Domini. “Dovete uscire dalle chiese – ha proseguito mons. Fontana – e portare l’eucarestia nelle strade della città. Questo è il senso della processione che svolgiamo oggi. La città è il luogo dove ci realizziamo come cristiani, stando vicini alla gente più bisognosa di amore, compiendo opere di carità. Dal Duomo andremo fino alla basilica di San Francesco, perché nella tradizione aretina quello è il luogo di accoglienza per eccellenza”. Un monito forte quello del presule, che invita la chiesa diocesana a prendere l’iniziativa e a farsi testimone dell’amore di Dio per il mondo. Dopo l’omelia mons. Riccardo Fontana ha conferito il ministero dell’accolitato a dieci fedeli della Diocesi.
Il termine “accolito” deriva da un verbo greco che significa “seguire” o anche “servire“. L’accolitato quindi è il ministero affidato a coloro che, nella Chiesa, sono chiamati a seguire i pastori, cioè a collaborare strettamente con loro nella specifica missione ad essi affidata e a offrire ai fratelli un servizio ispirato ad una sincera carità, soprattutto nel momento in cui questa carità si manifesta e si celebra, cioè durante la celebrazione eucaristica.
Al termine della Santa Messa è partita la processione, che dal Duomo, è transitata per piazzetta Madonna del Conforto, piazza Grande, Corso Italia, via Cavour, concludendo il suo percorso in piazza San Francesco.
Il servizio di Beatrice Bertozzi per TSD Notizie Flash del 31 maggio, edizione delle 12.00: