Arezzo, 7 agosto 1932. Una veduta della Città in bianco e nero. Sullo sfondo il campanile del Duomo, ancora “mozzato” senza la sua caratteristica cuspide, che sarà realizzata pochi anni più tardi. È giorno di festa. Nella Solennità di San Donato si corre Giostra. È la seconda volta da quando il torneo è rinato. La prima nella forma che tutti gli aretini oggi conoscono. Immagini così simili a quelle che rivedremo tra pochi giorni, in Piazza Grande, in occasione della sfida al Buratto. Immagini che rivivono grazie all’Istituto Luce, il quale ha diffuso sul web il proprio inestimabile archivio. Come non emozionarsi di fronte al documentario “Arezzo. Una pittoresca festa italiana: Giostra del Saracino”.
Sono state realizzate un anno più tardi, nel 1933, le immagini di un altro straordinario documento filmato relativo sempre alla Giostra. Fa sorridere il refuso iniziale. Secondo la didascalia, infatti, a trionfare sarebbe stato il quartiere di “Porta del Toro” e non del “Foro”.
“Riesumata dall’opera dopo lavoro, l’undicesima Giostra del Saracino ha richiamato sulla suggestiva Piazza Grande di Arezzo migliaia e migliaia di persone che si sono appassionate alla contesa tra i quattro quartieri della città”. Così, una voce con fare marziale accompagna le immagini della Giostra del Saracino datate agosto 1936. A trionfare, in questo caso, sarà Porta Sant’Andrea.
La guerra costringe il Saracino ad una lunga interruzione. Nel settembre 1949, le immagini della Settimana Incom tornano a raccontare la festa aretina. Il fascino è del tutto immutato.