“Il buratto si è nuovamente bloccato? Probabilmente utilizzeremo quello di riserva in Giostra”. È particolarmente chiaro Angiolo Angnolucci, presidente dell’Istituzione Giostra del Saracino, dopo l’ennesimo episodio spiacevole che ha visto come protagonista l’automa. Questa volta è toccato ad Andrea Bennati, riserva di Porta Santo Spirito, farne le spese.
La dinamica è simile a quella che aveva visto protagonista, 24 ore prima, Carlo Farsetti di Porta Crucifera: al momento dell’impatto tra la lancia e il tabellone, il buratto non è scattato, con il conseguente contraccolpo per il giostratore. Fortunatamente non ci sono state gravi conseguenze, ma il rischio è stato notevole. Ecco allora che l’unico rimedio è passare all’automa di riserva. “È quello che garantisce un migliore funzionamento, anche perché finora ha preso meno colpi – spiega Agnolucci -. Enzo Scartoni sta cercando di modificare i meccanismi all’interno del buratto, ma stiamo parlando di una macchina ormai logora, che ha ricevuto migliaia di colpi. Si parla di circa 400 carriere a Giostra, 800 in un solo anno, da moltiplicare per 40 anni”.
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A questo punto, non è più rinviabile la realizzazione di un nuovo automa per il futuro. “Lanceremo un concorso d’idee – spiega Agnolucci – che coinvolgo università, industrie private e artigiane che ci consenta di avere un buratto con caratteristiche idrauliche e meccaniche più affidabili”.