Quando la guerra ha la meglio tutto è perduto, è la storia a dircelo. Alla vigilia della veglia di preghiera per la pace, indetta da Papa Francesco e del 70esimo anniversario dell’8 settembre 1943, La Voce di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, fascicolo diocesano di Toscana Oggi, racconta la storia di Orlando Mazzi. Partito come soldato di leva da Campriano per i Balcani, si ritrovò a vivere sulla propria pelle una delle pagine più controverse della storia d’Italia. Ricevuta la notizia dell’Armistizio, i soldati italiani furono completamente abbandonati, dovendo fronteggiare d’improvviso due nemici: le ritorsioni tedesche e le violenze dei partigiani titini. Nel suo lungo ritorno verso casa, fu fatto prigioniero e vide i propri compagni morire lentamente, uno dopo l’altro. Decise di affidare la sua storia alle pagine di un diario, oggi conservato dall’Archivio diaristico nazionale di Pieve Santo Stefano. La Voce ne presenta una sintesi, per ricordare Orlando Mazzi e dire «mai più guerra».
È dedicata alla giornata di preghiera e digiuno per la Siria anche la prima pagina del fascicolo regionale di Toscana Oggi. In prima, l’editoriale di Simone Pitossi: “Il mese terribile della sanità toscana mette in crisi un sistema portato a esempio”.