Anche quest’anno Pieve Santo Stefano apre le sue porte alla memoria che non conosce crisi, tanto da dedicarsi un festival con tanti premi: dal 13 al 15 prossimi ospiterà la 29ma edizione del premio Pieve Saverio Tutino, una ventina tra eventi e appuntamenti di prestigio con al centro appunto la memoria affidata ai diari. Otto sono quelli giunti in finale, tutti scritti da gente comune con vite straordinarie che hanno fatto pezzi di storia oggi racchiusa dall’Archivio diaristico.
Questa edizione si arricchisce di un premio direttamente dedicato alla memoria di Saverio Tutino e del suo essere in primo luogo giornalista; in un momento così delicato a livello internazionale, e nel quale spicca la liberazione dell’inviato de La Stampa Quirico, sarà presente a ritirarlo quella Francesca Borri che proprio dalla Siria porta la sua testimonianza di professionalità libera e in prima linea senza reticenze. Una sottolineatura merita anche, tra tante altre, la presenza del cantante e scrittore Vinicio Capossela, premio Città del Diario, capace di donare all’Archivio dei diari il manoscritto originale dei suoi appunti di un viaggio nella Grecia squassata dalla crisi e divenuto un libro, Tefteri. Il libro dei conti in sospeso.
“Un premio che rappresenta qualcosa di importante per tutta la regione, sottolinenando la volontà, ben rappresentata dall’azione dell’Archivio e da premio, di coltivare la memoria come patrimonio collettivo ed individuale che deve mettere in condizione di compiere scelte fondamentali nella costruzione del futuro” ha affermato stamani l’assessore regionale alla cultura Cristina Scaletti illustrando l’iniziativa a Palazzo Strozzi Sacrati insieme al direttore scientifico dell’Archivio diaristico Camillo Brezzi. “Quello che accadrà nei prossimi giorni a Pieve Santo Stefano, nell’attuale momento storico-politico, dovrà essere per ciascuno di noi stimolo di riflessione soprattutto sul tema della pace”.