E’ passata appena qualche ora dalla diffusione dell’indiscrezione, pubblicata nell’edizione odierna del quotidiano locale La Nazione, di un possibile episodio di doping tra i cavalli che hanno corso l’ultima edizione del Saracino, che subito arriva la puntuale e dura risposta dell’Istituzione Giostra. Il presidente Angiolo Agnolucci dichiara, tramite nota stampa, di essere “assolutamente sereno per le modalità ed i criteri con i quali sono state eseguite le analisi ematiche sui cavalli della Giostra del Saracino e si riserva – a nome dell’Istituzione che rappresenta – di procedere nelle sedi di legge contro tutti coloro i quali dovessero essere ritenuti responsabili di divulgare informazioni false o tendenziose atte a ledere il prestigio ed il buon nome della Giostra del Saracino e della città di Arezzo.”
Secondo l’articolo de “La Nazione”, protagonista della vicenda sarebbe un esemplare femmina, che avrebbe corso con i colori gialloblu del Quartiere di Porta Santo Spirito. Ovvero Baby Doll, il cavallo con cui Elia Cicerchia fa coppia fissa nella sfida al Re delle Indie. Per l’animale sarebbero state richieste delle controanalisi per verificare un risultato positivo ai testi antidoping.
A spiegare come sono andati davvero i fatti ci pensa l’Istituzione Giostra: “Circa l’esito dei risultati che sono stati comunicati da Unirelab, si precisa che si è trattato di analisi condotte con metodo qualitativo e non quantitativo e che quindi la positività segnalata su un solo cavallo non sta a rappresentare di per sé positività ai controlli antidoping, potendo trattarsi di un residuo di un farmaco antinfiammatorio (Meloxicam), peraltro segnalato dal veterinario del Quartiere alle autorità veterinarie competenti, con un emivita di 48 ore circa.” Possibile quindi la presenza di un principio farmacologico nel sangue del cavallo, ma “che comunque non avrebbe avuto alcuna azione terapeutica, non potendo influire sulle prestazioni del cavallo stesso“.
“Tuttavia – prosegue la nota – proprio per non dare adito ad alcun dubbio sulla questione, l’Istituzione Giostra del Saracino si è prontamente attivata con il laboratorio di analisi, affinché venisse eseguita una ulteriore verifica ematica sul cavallo all’esame, questa volta da condursi con metodo di tipo quantitativo, al fine di individuare l’esatta quantità dell’antinfiammatorio rinvenuto nel sangue del cavallo suddetto. L’Istituzione Giostra del Saracino è pertanto in attesa dei nuovi risultati delle analisi che non giungeranno prima di un mese circa.”