Diminuiscono di 3 punti percentuali le ore di cassa integrazione nell’Aretino nei primi 9 mesi dell’Anno. Lo dicono le cifre raccolte nel 4° Focus economia da Ires Toscana per conto della Cgil regionale.
Da mettere in evidenza la situazione del settore Tessile abbigliamento e calzature che, in controtendenza rispetto a quanto accade nelle province di Firenze, Grosseto e Pisa, nell’Aretino ha visto ridurre il ricorso alla Cassa integrazione di quasi 300mila unità.
Ma a diminuire, seppur di poco è anche il numero di iscritti alle liste di mobilità da 47mila a 44mila.
Arezzo resta però una delle Province più a rischio. La percentuale di cassa integrati rispetto al numero di lavoratori dipendenti è di quasi 4 punti percentuali, la più elevata in Toscana.
E sono stati solo 11mila gli avviamenti lavorativi nel 2013 a fronte degli oltre 13mila nell’anno precedente.
Una tendenza che si rispecchia nella situazione regionale, con una produzione industriale che stagna ancora, così come l’export, anche se la caduta sembra rallentare lasciando immaginare un inversione di tendenza per il 2014 senza apprezzabili risultati sull’occupazione.
Unico dato positivo l’aumento delle assunzioni a tempo indeterminato che crescono del 6% e rappresentano il 14% del totale; positivo il crollo anche a seguito dei disincentivi della Legge Fornero delle forme come il lavoro intermittente o il lavoro a progetto o in compartecipazione, ma il crollo dell’apprendistato, uno dei caposaldi annunciati della riforma (-26%) segnala la difficoltà del mercato verso l’insieme dell’offerta ai giovani.