La prevenzione delle malattie cardiovascolari passa anche dalla scuola.
Dopo la prima fase di raccolta dati, il progetto ESCAR (Education School Cardiovascular Arezzo) ha raggiunto un’altra tappa importante con la camminata della salute nei parchi cittadini, che si è svolta questa mattina ad Arezzo.
Le patologie cardiovascolari sono la prima causa di mortalità e morbilità in Italia.
Parliamo di un fenomeno che interessa molto da vicino anche la Provincia di Arezzo e pertanto riveste un ruolo importante l’individuazione precoce dei fattori di rischio e la correzione degli stili di vita.
ESCAR è un progetto promosso dal Centro di Ipertensione Arteriosa e dall’Unità Operativa di Medicina Interna e Geriatria dell’Azienda USL8 di Arezzo, in collaborazione con la Provincia di Arezzo, l’Ufficio Comunicazione Marketing Etico dell’Azienda USL8 di Arezzo e con il contributo del Liceo “Piero della Francesca” di Arezzo.
Si tratta di un programma di educazione scolastica sanitaria, all’interno del quale sono stati coinvolti 209 studenti del Liceo artistico-coreutico aretino, rivolto ad adolescenti e al loro nucleo familiare.
L’obiettivo che si intende raggiungere è quello di valutare lo stato di conoscenza che hanno figli e genitori sui fattori di rischio cardiovascolari e su stili di vita scorretti, al fine di correggerli con un intervento mirato durante i 5 anni di scuola.
La mattinata si è conclusa al Parco Pertini con una “colazione della salute” offerta dal Panificio Menchetti in collaborazione con Coldiretti di Arezzo e Resti Spa.
Durante l’iniziativa Luciano Tagliaferri, dirigente scolastico del Liceo artistico di Arezzo, ha annunciato che gli studenti della sezione multimediale del “Piero della Francesca” realizzeranno degli spot volti alla promozione di corretti stili di vita, per ridurre i fattori di rischio legati alle malattie cardiovascolari.
I DATI DEL PROGETTO
Uno stile di vita non adeguato, un’alimentazione non corretta, il consumo di alcolici, l’abitudine al fumo e l’inattività fisica, aumentano, già dall’età scolastica, la vulnerabilità dell’individuo a sviluppare fattori di rischio per quanto riguarda le patologie cardiovascolari.
“Nelle prime fasi del progetto ESCAR – sottolineano Marzia Sandroni della Asl 8 e l’Assessore provinciale alle politiche giovanili Francesco Ruscelli – sono stati distribuiti questionari e opuscoli informativi, è stata effettuata la misurazione della Pressione Arteriosa e della circonferenza vita e sono state svolte lezioni frontali di educazione sanitaria. Nello scorso anno scolastico sono stati coinvolti 209 ragazzi e 348 genitori e, in estrema sintesi, abbiamo visto che i ragazzi i cui fratelli o sorelle e amici fumano hanno un rischio statisticamente significativo di iniziare a fumare”.
“Inoltre – proseguono Sandroni e Ruscelli – i ragazzi che trascorrono più di un’ora davanti alla TV o al PC hanno un rischio statisticamente significativo di essere sovrappeso. Infine, gli adolescenti i cui padri hanno un titolo di studio pari a diploma di scuola inferiore o licenza elementare corrono un rischio statisticamente significativo di consumare alcool”.
I dati dimostrano come la salute dei ragazzi in studio rifletta uno stile di vita non salutare e che i fattori di rischio cardiovascolari iniziano sin dall’adolescenza incidendo sul rischio di obesità, ipertensione, diabete e disturbi comportamentali.
Nei genitori, invece, la presenza di fattori di rischio e di scorretti stili di vita può predisporre all’insorgenza di eventi prognostici negativi e sono di cattivo esempio per i loro figli.
”I progetti di intervento – spiega il dottor Salvatore Lenti, promotore di ESCAR – riguarderanno l’educazione all’igiene orale, l’implementazione di maggior consumo di frutta e verdura, counselling ed empowerment tra i soggetti in studio e soprattutto meeting tra le famiglie e gli operatori scolastici e sanitari (medici, infermieri e psicologi), maggior utilizzo di acqua potabile attraverso l’installazione di fontane dedicate, percorsi stradali di camminamento a piedi per raggiungere le scuole, concorsi artistici con borse di studio per creare dei messaggi pubblicitari per un miglior stile di vita, scuola di cucina per conoscere meglio le proprietà degli alimenti che si assumono, attività sportive (bici, tennis e altro) nel più ampio rispetto dell’ambiente, creazione di un conto bancario pupillare come risparmio da investire dopo 5 anni e certificazione scolastica di buone pratica per lo stile di vita”.