Ancora uniti attorno a Silvio Berlusconi, anche se con qualche punto interrogativo in più sul futuro. A pochi giorni dallo strappo in casa centro destra, con la rinascita di Forza Italia e del nuovo movimento guidato dal vice premier Angiolino Alfano, ad Arezzo, gran parte della classe dirigente dell’ex Popolo della Libertà sembra seguire ancora lo storico leader. Così, almeno, la pensano esponenti del calibro del parlamentare Maurizio Bianconi (anche se con qualche riserva), del segretario comunale , Francesco Conti, della consigliera provinciale Lucia Tanti e dei e i consiglieri regionali Paolo Ammirati e Stefano Mugnai. Si schiera tra gli indecisi, invece, Pier Luigi Rossi, primo storico candidato a sindaco ad Arezzo, per la versione 1.0 di Forza Italia e oggi consigliere comunale dell’ormai ex PDL.
“Non ho ancora deciso – spiega in un’intervista a TSD -. Mi riservo di conoscere meglio cosa sarà la nuova Forza Italia, ma anche il movimento fondato dal Angelino Alfano. Di certo, posso affermare che negli ultimi mesi nel nostro partito si è ascoltata troppo poco la voce degli iscritti e degli elettori”.
Positivo al momento il giudizio di Rossi sull’operato del governo Letta: “Sono favorevole all’attuale esperienza di governo, non solo perché necessaria a dare delle risposte ad un Paese che non può più attendere. Positivo è il clima di ‘cultura politica’ alla base di questa alleanza”.
Proprio in queste ore, Rossi celebra un’importante traguardo professionale. È stato nominato professore a contratto dell’Università degli Studi della Repubblica di San Marino.