“I primi due parroci di Santa Teresa d’Avila, a San Giovanni Valdarno, furono due sacerdoti giovani: don Donato Buchicchio e don Giancarlo Rapaccini. Li inviò qui il vescovo Telesforo Cioli, che per primo raccolse i frutti del Concilio Vaticano II. La gente di questa parrocchia ancora si ricorda la vivacità di quei giorni. Oggi, l’arrivo di don Danilo Costantino vuol ripercorrere quella storia”. Ha voluto indicare un preciso percorso, l’arcivescovo Riccardo Fontana, in occasione dell’ingresso della nuova guida della parrocchia valdarnese. Don Danilo Costantino, storica anima della pastorale giovanile in Diocesi, conosce bene la parrocchia valdarnese. Qui, ha prestato servizio per 3 anni, da giovane seminarista. E la gente di Santa Teresa lo ha accolto nel modo più caloroso possibile.
“Questa è una realtà che mi ha fatto crescere e che mi ha custodito – ha detto don Danilo, di fronte a centinaia di fedeli -. Oggi sono commosso come nel giorno del mio sacerdozio. In questa occasione, voglio ripetere quell”eccomi’ che negli anni ho pronunciato più volte. È un ‘eccomi’ che vuol essere semplice, ma che vuol essere anche un segno per tutti. Non vedo l’ora di poter dare alla gente di questa parrocchia quello che si aspetta da me”.
Grande commozione anche per il saluto allo storico parroco, don Franco Moretti. “Da questa sera non sono più parroco di Santa Teresa ma continuo a fare quello che ho sempre fatto – sono state le parole del sacerdote -. Continuerò ad essere parroco a Le Ville, insomma non andrò in pensione! Ringrazio tutti per la grande vicinanza che mi è sempre stata dimostrata. I 17 anni passati in mezzo a voi rimarranno nella mia memoria”.
Sentito il saluto del Consiglio parrocchiale: “Questo è un giorno importante per la nostra comunità. Benvenuto don Danilo, la tua nomina ci ha riempiti di gioia. Cosa possiamo augurarti? Di vivere in mezzo a noi. Sono le piccole cose di tutti i giorni, un grazie, un sorriso, una buona parola, a confermare che il Vangelo funziona”.