Israele vuole la pace con i palestinesi, ma di fronte alla parte estremista del mondo arabo, i buoni propositi di Tel Aviv non bastano. E’ la posizione espressa dal primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu al presidente del Consiglio Enrico Letta, durante il quarto vertice intergovernativo con l’Italia, svoltosi ieri a Villa Madama, a Roma, e conclusosi con la firma di dodici accordi tra i due governi, con dossier che spaziano dall’energia alla sanità, alla sicurezza fino alla cultura e alla ricerca.
Ma particolarmente rilevanti sono stati anche i temi di politica estera. Sulla guerra civile in Siria, è stata espressa la necessità di arrivare al più presto possibile ad una soluzione della crisi, e allo smantellamento dell’arsenale chimico del governo di Bashar al-Assad. Netanyahu e Letta condividono inoltre “la seria preoccupazione per la situazione in Libia”.
Durante la conferenza stampa congiunta sono emerse due differenti posizioni verso l’Iran: il premier israeliano ha chiesto nuovamente di “fermare” il pericolo che secondo lui è rappresentato dal programma nucleare di Teheran per la pace nel mondo. Il Presidente del Consiglio ha espresso da parte sua “prudenza, ma anche fiducia” nei confronti dell’accordo firmato a Ginevra dalle grandi potenze del “5+1” e dalla Repubblica islamica.
“Il regime iraniano – ha ribattuto Bibi – al di là dei sorrisi e della sua padronanza della lingua inglese, continua a causare massacri in Siria e a sponsorizzare il terrorismo, come fanno gli Hezbollah, Hamas e la Jihad islamica, il più arretrato nei gruppi mondiali”, ha accusato.
Sulla questione iraniana il primo ministro israeliano era già intervenuto domenica, in occasione della celebrazione della festività ebraica Hannukkah, nella sinagoga di Roma: “Non starò zitto se Israele sarà in pericolo“, aveva dichiarato Netanyahu. “Se non verranno presi provvedimenti immediati, questo sistema di sanzioni crollerà e tutti gli sforzi di questi anni crolleranno in poco tempo”. “Arrivare ad una denuclearizzazione a fini militari dell’Iran – ha risposto Letta – è un obiettivo che accomuna la comunità internazionale e sono convinto che ci riusciremo, percorrendo tutte le strade pacifiche e diplomatiche.” Il presidente del Consiglio italiano ha dichiarato di “conoscere la posizione, i timori e le paure di Israele.”
I due leader si sono trovati d’accordo nel condannare il razzismo e l’antisemitismo. Letta ha annunciato che verrà creato un “museo dell’Olocausto” a Ferrara, dove è ambientato il famoso romanzo di Giorgio Bassani, Il giardino dei Finzi Contini, che racconta l’ascesa del razzismo contro gli ebrei nel periodo fascista.