Ad un anno dal 66% contro Bersani, la provincia di Arezzo si conferma renziana: un’incredibile 83% è la media dei votanti per le primarie del PD che hanno scelto il sindaco di Firenze come nuovo segretario del Partito Democratico. Una media che supera quella regionale, 78,5%, e nettamente quella nazionale, che ha raggiunto il 70%. Le punte più alte sono a Marciano, con il 90%, e Bibbiena, con l’89%. A seguire Monte San Savino, Montevarchi e Sansepolcro. Il comune capoluogo si ferma all’81,7%, stesso risultato del seggio di piazza Giotto, dove ieri mattina ha votato anche la nonna del nuovo segretario, Maria Bovoli. Il dato più basso, 76,6% si registra a San Giovanni, che pur è guidata da un sindaco renziano, Viligiardi.
In opposizione ai risultati nazionali, nell’Aretino Pippo Civati arriva secondo, con un 8,6%, mentre Cuperlo si ferma all’8%. Ma a vincere, oltre al Rottamatore, è la democrazia, con un’affluenza che ribalta la tendenza delle ultime tornate, testimoni di un progressivo allontanamento dei cittadini dalla politica: 34 mila gli elettori nell’Aretino, poco meno dei 38 mila di un anno fa.
Il sindaco di Arezzo Giuseppe Fanfani ha scritto una lettera aperta al neo segretario. “Grande è la vittoria ma grandissima è adesso anche la responsabilità. Condivido pienamente le priorità indicate. La riforma elettorale deve restituire ai cittadini dignità e potere e alla politica la capacità di governare – ha dichiarato Fanfani -. Sono stufo inoltre, di fare il gabelliere per conto dello Stato. Stanco di dover sopportare tagli finanziari a servizi che devo comunque erogare. Se la riforma elettorale è il primo elemento del programma, il secondo è certamente la riforma delle autonomie locali. In bocca al lupo e coraggio.”