Rappresentano una delle fasce del terzo settore più attive e che meglio ha saputo reagire alla crisi economica. Parliamo del mondo delle cooperative. Una realtà che negli ultimi anni ha continuato a crescere, sfiorando le 7mila unità in tutta la Toscana, pari all’1,7% sul totale delle imprese.
“CONTINUIAMO A CRESCERE”
Tra le realtà più grandi del territorio aretino la cooperativa sociale Koinè. La presidente Grazia Faltoni sottoscrive il testo del manifesto nazionale “Fiducia e nuove risorse per la crescita del Terzo settore”, realizzato dalle più importanti associazioni di categoria e fondazioni bancarie, il terzo settore ha tutte le carte in regola per continuare ad essere un pilastro della nostra economia, ma occorre incoraggiare gli investimenti e la progettualità.
“Nonostante la crisi, le nostre realtà stanno continuando a crescere – spiega Faltoni -. Il mondo no profit ha la capacità di fare leva sul capitale umano e di fare investimenti di tipo economico e finanziario, creando occupazione piuttosto che puntare sulla redditività degli investimenti. Queste caratteristiche hanno consentito di affrontare e superare il momento difficile che il sistema aretino sta affrontando, attraverso una struttura che cerca di abbattere dove possibile i costi”.
Certo, non mancano le note critiche, a partire da un crollo nelle iscrizioni agli asili nido. “Le famiglie che non arrivano a fine mese, sono costrette a tagliare la spesa per questi servizi. Un clima di sfiducia che rischia di aggravare la recessione, soprattutto in un campo come questo che si nutre di progettazione”.
TERRITORIO E PROGETTAZIONE
C’è bisogno di guardare avanti, di cercare nuove strade. In questo senso, l’esempio arriva dalla cooperativa Beta2 nata dalla fusione della coop Beta e 2000 onlus, attualmente occupa 220 persone. “Il nostro obiettivo – spiega il presidente, Gabriele Mecheri – è quello di dare una risposta, in questi tempi di crisi. alla domanda di lavoro per persone svantaggiate o disabili. Partiamo dalla premessa che la difficile situazione economica che il nostro territorio sta vivendo non può paralizzarci. Tra le iniziative che stiamo portando avanti ce n’è uno che si chiama ‘tutti i giorni’. Un progetto di ristorazione scolastica che è vissuto come una piccola missione di sviluppo locale: da una parte creiamo occupazione, dall’altra utilizziamo prodotti del territorio a ‘filiera corta’, cercando così di muovere anche l’economia agricola locale”.
LA NOSTRA INCHIESTA SU NO PROFIT E CRISI ECONOMICA: