Il congresso del Partito Popolare europeo, svoltosi nei giorni scorsi a Dublino con l’investitura del lussemburghese Jean-Claude Juncker come candidato alla Commissione europea, avrà delle ricadute anche sul futuro dei moderati di Arezzo. Ne è convinto Simon Pietro Palazzo, rappresentante dell’Unione di Centro in Consiglio provinciale. In un’intervista a TSD, indica le prospettive future. “Chi si oppone al blocco socialista, nel quale si è collocato il Partito Democratico di Renzi, non può che condividere un medesimo percorso”. Il riferimento è al Nuovo Centro Destra e ai Popolari per l’Italia che, assieme all’Unione di Centro, condividono l’appartenenza al PPE. “Il percorso europeo – spiega Palazzo – ha tracciato il cammino che può essere intrapreso anche nell’Aretino. Da parte nostra c’è la piena disponibilità a concretizzare il tutto in un progetto politico locale”.
Sul fronte della Provincia di Arezzo, è negativo il giudizio di Simon Pietro Palazzo sull’operato dell’amministrazione Vasai, dalle partecipate fino al balzello sull’RC auto: “Sono stati cinque anni difficili, in cui le voci di chiusura dell’Ente non hanno certo aiutato. Nella sua relazione di fine mandato l’amministrazione Vasai si è dimenticata di parlare delle partecipate che, a mio avviso, sono uno dei punti centrali. In passato, ho sollevato la questione di Arezzo Fiere e Congressi e non ho ancora ricevuto risposte soddisfacenti. Ci sono poi i tanti problemi legati all’edilizia scolastica e, soprattutto, l’insopportabile balzello inserito da questa Giunta sull’RC auto. Si è scelto di utilizzare la percentuale più alta, al 16%. Mi aspettavo che in chiusura di legislatura venisse abbassata, non è stato così”.
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