“Non dobbiamo dimenticare che Banca Etruria è una cooperativa. Il Consiglio ha un compito importante: quello di predisporre tutta una serie di atti al fine di mettere i nostri Soci nella condizione di scegliere”.
Una dichiarazione di intenti che punta tutto sulla condivisione, quella del nuovo presidente di Banca Etruria, Lorenzo Rosi, insediatosi domenica 4 maggio insieme al nuovo Cda. Consigliere di Amministrazione dal 2008 e Vice Presidente dal febbraio 2013, Rosi avrà al suo fianco, come vice, l’ex direttore generale Alfredo Berni, e Pier Luigi Boschi, già presidente di Confcooperative Arezzo e padre del ministro Maria Elena Boschi.
In carica per il triennio 2014-2016, il nuovo Cda si è riunito domenica dopo l‘assemblea dei Soci che ha approvato il bilancio 2013, chiuso a meno 81 milioni, in passivo per il secondo anno consecutivo. I vertici, che si riuniranno per il primo Cda venerdì 9 maggio, dovranno affrontare il complesso futuro dell’istituto bancario aretino, in particolare per quanto riguarda la trattativa per una possibile aggregazione con la Banca Popolare di Vicenza del patron Zonin, che presenterà la propria offerta il prossimo 30 maggio. Una decisione che l’istituto, ha sottolineato Rosi, affronterà forte del sostegno dimostrato dai soci e dalle istituzioni, in particolare dal sindaco di Arezzo Giuseppe Fanfani. “Percorreremo questa strada che porterà poi a delle scelte che dovranno fare tutti i soci” ha ribadito Rosi, che questa mattina si è presentato alla stampa.
Classe 1966, nato a San Giovanni Valdarno, Lorenzo Rosi è attualmente Presidente della Cooperativa La Castelnuovese, che opera nel settore delle costruzioni e manutenzione di edifici. Ieri, dopo l’insediamento, ha incontrato i duemila dipendenti di Banca Etruria. “Io ci metto la faccia, così chiedo di fare a loro – ha spiegato il neopresidente. “Se saremo uniti sono convinto che riusciremo ad affrontare tutte le difficoltà.”