Il pronunciamento del Consiglio di Stato ha messo la parola fine sulla vicenda legata alla Lista di Sergio Fabianelli. Castiglion Fiorentino si prepara così alla terza tornata elettorale nel giro di 4 anni, in un clima di tensione e incertezza. Sono tre i candidati che restano in corsa per la poltrona di Sindaco Libera Castiglioni con Mario Agnelli, Partito comunista dei lavoratori con Giuseppe Mazzoli e Democratici per Castiglioni di Luigi Bittoni.
Tra le grandi incognite che caratterizzeranno questa tornata elettorale il rischio astensionismo. Basti guardare i dati delle precedenti tornate. Partiamo dal 2001, l’anno del primo trionfo di Paolo Brandi. In quel caso la percentuale di votanti arriva a toccare l’86%, in linea con quelle del 1993 e del 1997 quando invece fu incoronato sindaco Giuseppe Alpini.
Nel 2006, quando Brandi si presenta per la riconferma sfidando Gabriele Falco de “Il Polo per Castiglioni”, la percentuale di votanti scende al 73%. Finita l’esperienza di Brandi, nel 2011 si torna al voto. In questo caso, Enrico Cesarini s’impone su altri 5 candidati. L’affluenza rimane stabile, non andando oltre il 74% dei votanti.
L’esperienza di Cesarini da primo cittadino non è però destinata a durare a lungo. Solo pochi mesi e arriva la dichiarazione del dissesto finanziario e il commissariamento. Con Rosalba Guarino commissario, si arriva così alle elezioni del 2012. Luigi Bittoni s’impone di misura su Paolo Filippi e Angelo Tanganelli. Ma il primo partito è ormai quello dell’astensionismo. Quasi il 40% dei castiglionesi non si presenta alle urne (affluenza al 66%).
Nel giro di 11 anni, il crollo di partecipazione alle elezioni è stato addirittura del 20%.
Difficile prevedere se il trend sarà invertito da questa tornata elettorale. Di certo, resta il fatto che il partito dell’astensionismo rischia di continuare ad avere un’influenza pesante sulla politica castiglionese, il primo alleato che candidati a sindaco dovranno cercare di convincere domenica 25 marzo.