Anche la voce dei pensionati del lavoro autonomo aretini si aggiunge al coro di coloro che disapprovano l’atto unilaterale di Nuove Acque relativamente al deposito cauzionale inserito nelle ultime bollette. “Un ennesimo quanto inopportuno balzello imposto, da parte di una partecipata comunale, su un bene primario la cui tariffa ha già il triste primato di essere la più cara d’Europa, è davvero non solo illegittimo, ma anche poco opportuno e del tutto irriguardoso verso chi sta attraversando situazioni di forte disagio”. Così appunto il Coordinamento CUPLA, che rappresenta oltre ventimila aderenti appartenenti a tutte le categorie del lavoro autonomo. “Il ricorrente e pernicioso sistema di far cassa sulle spalle del cittadino per ripianare amministrazioni poche accorte o per far fare profitto a taluni è un sistema non più sostenibile. Fra qualche giorno si terrà un’assemblea fra tutti i sindaci dell’ex Aato 4 e l’autorità idrica toscana. Vogliamo sperare che – concludono dal CUPLA – da tale confronto si individuino forme e modi per dare soluzione al problema che è e resta illegittimo”.
I pensionati del lavoro autonomo aretini contro il deposito cauzionale nelle bollette di Nuove Acque: “Atto illegittimo. Basta fare cassa sulle spalle dei cittadini”
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