Il gruppo Banca Etruria chiude i primi nove mesi del 2014 con una perdita di 126,1 milioni di euro. La capogruppo Banca Etruria chiude con un risultato del attività corrente, al lordo delle imposte, negativo per 192,2 milioni e al netto della componente fiscale per 138,7 milioni. Le rettifiche nette sono pari a 217,6 milioni.
L’anno in corso è ancora caratterizzato dal ristagno dell’attività economica a livello nazionale e territoriale, con ricadute anche sulla redditività dell’industria bancaria ed il conseguente ulteriore rallentamento della domanda di credito e degli impieghi. In questo contesto – fanno sapere dall’istituto di Via Calamandrei – il Gruppo ha continuato ad operare anche in presenza di requisiti patrimoniali aggiuntivi, con riflessi evidenti sullo sviluppo del business e della redditività.
Prosegue intano la ricerca di un primario partner bancario, come richiesto dalla Banca d’Italia, con l’aiuto del consulente Mediobanca. Il Presidente Lorenzo Rosi ed il Direttore Generale Daniele Cabiati hanno inoltre comunicato al Consiglio di Amministrazione l’avvio di un’ispezione generale ordinaria da parte della Banca d’Italia.
I crediti a clientela calano a 6,1 miliardi, con una flessione di 1,2 miliardi rispetto allo scorso anno.
A partire dal mese di agosto, con l’insediamento del nuovo Direttore Generale ed in modo funzionale al percorso d’integrazione, la Banca ha lavorato al miglioramento dell’equilibrio patrimoniale e al riequilibrio gestionale, per consentire il raggiungimento di risultati concreti anche con effetti nel breve termine.
Nel frattempo il Gruppo ha continuato a svolgere il proprio ruolo di sostegno alle necessità delle aziende e delle famiglie del territorio, accogliendo le richieste di credito di oltre 9.800 clienti, per un totale di oltre 380 mln di euro, in crescita rispetto ai circa 310 mln dell’anno precedente.