Sono bastati pochi minuti d’intensa nevicata per mandare in tilt la città di Arezzo, nella giornata di venerdì.
L’evento atmosferico ha colto di sorpresa il comune che ha fatto subito scattare il piano d’emergenza.
I problemi principali si sono verificati nel raccordo autostradale e nelle zone a nord di Arezzo, in particolare a Ceciliano, Antria e Palazzo del Pero. Per circa un’ora è rimasto chiuso al traffico il tratto Valdarno-Arezzo della A1 e il passo della Consuma.
In città l’amministrazione comunale ha scelto di lasciare chiuse le scuole. Una decisione che farà discuterà anche perché nella mattinata di sabato le condizioni meteorologiche sono andate nettamente migliorando.
La domanda a questo punto è lecita: era proprio necessario bloccare l’attività scolastica? È accettabile che una nevicata, per quanto improvvisa e inaspettata, possa bloccare una città di 100mila abitanti?
Non è andata meglio in provincia. A Caprese, un autobus di linea ha lasciato a piedi i ragazzi che tornavano a scuola. Alcuni tir si sono intraversati, invece, al valico dello Scopetone.
Di fatto, si è trattata della prima emergenza neve con la nuova organizzazione dell’ente provinciale. La differenza si è fatta sentire. Nulle le comunicazioni ufficiali arrivate dalla Provincia, fatta eccezione per le allerte meteo inserite all’interno del sito web della Protezione civile.
Insomma, la prima prova neve del 2015 nell’Aretino non è andata benissimo. Speriamo serva da lezione per la prossima.