“Sono stanco, non ho più la determinazione di una volta”. Parole, quelle pronunciate dal dimissionario rettore di Porta Santo Spirito, che riecheggiano nella testa di un intero quartiere.
La decisione di Ezio Gori, che a meno di una settimana dalla disputa della 129esima edizione della Giostra del Saracino ha espresso la volontà di lasciare la guida della Colombina, porta con sé numerosi punti interrogativi. Una scelta che il popolo gialloblù non accetta e che il Consiglio direttivo, protagonista dell’ennesima seduta straordinaria, ha respinto all’unanimità.
Gori resterà all’interno del quartiere, ma senza ricoprire nessun ruolo di responsabilità. Intanto, la Giostra di settembre si avvicina e se non verrà eletto al vertice del quartiere l’attuale rettore vicario Giacomo Magi, il nuovo dirigente dovrà essere scelto tra i 13 nomi che compongono il direttivo di Santo Spirito.
Difficile pensare che Gori torni nuovamente sui suoi passi, come avvenuto nell’ultimo cambio di dirigenza, con le dimissioni rassegnate e poi ritirate.
Anche il consigliere gialloblù Paolo Bertini ha manifestato l’intenzione di lasciare l’incarico di via Niccolò Aretino, in vista probabilmente, ma ancora senza ufficialità, di una nomina all’interno dell’Istituzione Giostra del Saracino.