La Madonna del Parto di Piero della Francesca non trova pace. Il comune di Monterchi ha infatti deciso di presentare ricorso al Tar contro i due provvedimenti del Ministero dei Beni Culturali: il primo stabilisce che l’affresco di Piero della Francesca sia legato inscindibilmente alla cappella di Santa Maria di Momentana, luogo in cui originariamente si trovava l’opera; il secondo pronunciamento, invece, stabilisce che comune e Diocesi siano entrambi “detentori” dell’affresco.
E se per il primo punto ormai tutti sono concordi nell’affermare che non esistono le condizione per il ricollocamento della Madonna nella cappella del cimitero di Monterchi, è sul secondo provvedimento che il sindaco Alfredo Romanelli appare irremovibile.
Per il primo cittadino una cogestione dell’opera con la Diocesi è un’”aberrazione”.
Una presa di posizione che potrebbe far slittare ulteriormente la ricollocazione dell’opera all’interno del monastero di San Benedetto, così come gli accordi precedentemente sottoscritti da Comune e Diocesi prevedono.
Il capolavoro, lo ricordiamo, da anni è ospitato all’interno dei locali di una ex scuola elementare. E, a quanto pare, turisti e fedeli dovranno attendere ancora molto tempo prima di vedere il capolavoro di Piero in un luogo più dignitoso.
ECCO I PUNTI DELL’ACCORDO TRA COMUNE E DIOCESI: