Pace fatta tra Arezzo Wave e le associazioni del territorio? Così sembrerebbe: lo staff della storica kermesse aretina ha annunciato il cambio di date per l’edizione 2016 che, come annunciato nei giorni scorsi dal patron Mauro Valenti, tornerà ad Arezzo, al parco del Pionta. Il calendario del 30esimo compleanno di Arezzo Wave viene anticipato al weekend precedente: dal 30 giugno al 3 luglio.
La decisione sembra risolvere la polemica creatasi con l’Associazione Music!, artefice del Mengo Music Fest, e l’Associazione River Music Festival, per una sovrapposizione di date e location. Nella prima ipotesi, infatti, il Wave Festival si sarebbe dovuto tenere dall’8 al 10 luglio, periodo che ormai da più di dieci anni vede protagonista il Mengo in zona Tortaia.
La nuova opzione permetterà di collegare il calendario di concerti – ancora nessun nome è trapelato – alla Fiera Antiquaria e a Street Food. Ma lo staff mette le mani avanti: il festival si farà “sempre che l’amministrazione comunale sostenga e condivida il progetto”, come chiesto nell’incontro avuto lo scorso 14 dicembre con l’assessore comunale Marcello Comanducci.
“Stiamo cercando di capire dalla Regione e da altri partner se riusciremo a creare una sorta di Hard Rock Cafè, che riproponga tutto quello che Arezzo Wave ha espresso negli anni in tutti i vari settori della cultura”, aveva dichiarato Valenti nei giorni scorsi. In un’intervista telefonica alla “sua” Radio Wave, il patron aveva ribattuto a tono alle proteste degli organizzatori del Mengo e del River, paragonando alle “battutine velenose” dei politici i riferimenti alle “alterne fortune” di Arezzo Wave. “Auguro ai nostri amici – ha commentato sardonico Valenti – di portare sul palco i grandi nomi che abbiamo portato noi.”
Diversamente da quanto poi deciso, in quell’occasione Valenti non aveva mostrato disponibilità a cambiare le date del festival, giustificando la scelta proprio per la necessità di farla coincidere con Street Food, per dar vita ad una sorta di festival delle eccellenze musicali e gastronomiche.
“I festival locali, pur di tutto rispetto – aveva aggiunto – non hanno certo problematiche di calendario nazionale ed internazionale, ma solo locale.”
Quanto alla disponibilità di collaborazione dimostrata dalle associazioni, il fondatore della kermesse aveva replicato puntando il dito contro Francesco Romizi, che in qualità di assessore del Comune di Arezzo, la scorsa stagione ha preferito promuovere il Simmetrie Festival, che ha portato in città i Bluvertigo e Francesco De Gregori.
“A noi interessa promuovere il marchio di Arezzo in Italia e in Europa, non certo rispondere a festival che usano il pretesto di una data per poter gettare veleno.” E sulla richiesta di un tavolo di confronto in Comune risponde:”Negli anni scorsi non siamo mai stati invitati”, concludendo: “Noi siamo disponibili verso tutti coloro che vengono in buona fede, un po’ meno verso i politici di professione.”