“Le chiese devono essere aperte al culto, che non può essere in alcun modo limitato”. Lo ha detto l’arcivescovo Riccardo Fontana, nel corso dell’incontro con la stampa per San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti.
Nel tradizionale appuntamento a San Firenze, sulle colline di Arezzo, Fontana ha parlato degli ingressi all’interno della Basilica di San Francesco, struttura di proprietà dello Stato, al momento limitati e a pagamento. La struttura è stata scelta dalla Diocesi come una delle basiliche giubilari.
“Di fronte alle nostre rimostranze, il ministero ha riconosciuto che la gestione degli accessi deve essere cambiata. Occorre tutelare chi vuole entrare in chiesa per pregare e non soltanto per il periodo del Giubileo”, ha detto il Pastore.
Fontana è poi intervenuto sulla vicenda Banca Etruria, ripetendo il suo appello a tutelare i risparmiatori: “Per la maggior parte si tratta di gente povera”. Un pensiero anche ai dipendenti dell’Istituto di Via Calamandrei: “Tanti lavoratori hanno agito in buona fede e ora si sentono colpevoli”.
Poi, l’appello alla stampa: “Il sistema mediatico faccia diventare protagonisti i miseri, non solo i potenti“.
Infine, ad una domanda dei giornalisti, l’arcivescovo Fontana è tornato sul caso di Gratien Alabi, religioso premostratense accusato dell’omicidio di Guerrina Piscaglia: “Mi informo sulle sue condizioni tramite il cappellano del carcere. Per lui sono stati disposti gli arresti domiciliari, ma la mancanza di braccialetti elettronici lo costringe a restare in carcere”. Il pastore ha ricordato la vicinanza alla famiglia di Guerrina e alla comunità di Cà Raffaello, dove pochi giorni fa si è pregato assieme ai segni della Giornata Mondiale della Gioventù.