In seguito al violento nubifragio che ha colpito la città di Arezzo, a partire dalle 6,30 di questa mattina si è attivata la sala operativa del Comune Arezzo presso il comando della polizia municipale. La situazione si è presentata subito critica e, seppur con momenti di pausa, la pioggia è stata incessante: le squadre dei Vigili del fuoco si sono messe subito in azione, insieme a polizia municipale, manutenzione e ditte convenzionate. Immediato anche l’intervento del mondo del volontariato: Croce Rossa, Misericordia di Arezzo e Racchetta; è stata quindi attivata la Protezione civile attraverso la Provincia, che ha messo a disposizione squadre aggiuntive: due da Castiglion Fiorentino, due da Castel Focognano e una da Monte San Savino e da altre località.
Si sono verificate piogge del tutto eccezionali; le previsioni, al momento, segnalano nuove precipitazioni piovose che si intensificheranno nel pomeriggio con lenta diminuzione dei fenomeni in tarda serata fino a cessazione. Sarà fatto un dettagliato rapporto alla Regione per riferire sugli eventi perché sia valutato se dichiarare lo stato di emergenza locale o regionale, come sembra più probabile.
I punti di maggiore criticità sono stati i sottopassi, viale Santa Margherita e via Buonconte da Montefeltro: il versante nord della città, infatti, è quello più colpito; forti criticità anche in zona Cappuccini, con allagamenti di scantinati. E’ crollato il ponte di Neschieto: i tecnici del Comune sono intervenuti per realizzare una viabilità alternativa.
Non si rilevano danni a persone; l’amministrazione comunale, pur senza creare allarme, invita i cittadini a limitare quanto possibile la circolazione, considerata la restrizione che si registra ancora in alcune strade.
La situazione è stata monitorata costantemente dagli assessori Gianfrancesco Gamurrini e Barbara Magi, dal comando della Polizia municipale e dai funzionari della manutenzione. Il sindaco Alessandro Ghinelli è rientrato tempestivamente da Ascoli, interrompendo le verifiche tecniche agli edifici scolastici, per coordinare e condividere le azioni di emergenza di supporto alla popolazione.